Affidato dal Fai alla Blugarden di Santa Margherita Ligure
L’oliveto a picco sul mare prospiciente la splendida abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte, una delle mete più suggestive del monte di Portofino e di tutta la Liguria, era stato abbandonato da molti anni e gli alberi erano cresciuti a dismisura e in modo disordinato. Il FAI (cheè proprietario dell’Abbazia e dei terreni circostanti) ha avviato un progetto di riqualificazione di tutta l’area e di recupero dell’oliveto per riportarlo in produzione.
I lavori sono stati affidati alla Ditta Blugarden di Santa Margherita Ligure, in quanto formata da esperti e professionisti in potature e riqualificazioni di aree a verde: per valutare le piante sane e riportarle a produzione sono infatti necessarie specifiche qualifiche agrotecniche. Ci facciamo quindi spiegare dal Direttore tecnico dell’azienda (l’Agrotecnico Marco Traverso) quali sono i vari interventi da fare su queste preziose ed antiche piante.
«La potatura, in effetti, dovrebbe seguire tutta la crescita e la vita delle piante proprio per “contenere” tale accrescimento, cioè la cosiddetta potatura di mantenimento, ma visto che in questo caso le piante non venivano potate da molti anni si è dovuti intervenire con una potatura drastica, chiamata capitozzatura, in quanto occorre riportare le piante ad un’altezza molto inferiore e ad una riproporzionatura della chioma.
È stato particolarmente complicato intervenire su alberi così alti ubicati, in parte, praticamente su una scogliera a picco sul mare, come si può osservare dalle fotografie. Per ora sono state potate circa 500 piante, di varie dimensioni, ma ne sono previste circa altre 500. Entro un paio di anni si prevede di poterle rivedere fruttificare; le piante andranno poi seguite nella loro crescita con ulteriori potature di mantenimento, che mirano a distribuire la produzione dei frutti sui rami e la formazione di nuove chiome ad altezza ottimale per la raccolta delle olive».
A quel punto potrà iniziare la produzione di Olio extravergine di San Fruttuoso ad opera del FAI, riqualificando un’area tanto bella e suggestiva italiana, così come nella mission di tutti i progetti FAI.
You must be logged in to post a comment Login